Ritornano i canti della merla
Appuntamento nel fine settimana con le bancarelle di prodotti tipici e la tradizionale fasinèera
Il via delle manifestazioni domani in piazza a Meleti
Meleti - L’eco dei canti che risuonano tra le due rive è l’annuncio della natura che si rinnova. “La merla di Meleti e Crotta d’Adda” in programma domenica 23, sabato 29, domenica 30 e lunedì 31 gennaio scandisce l’avvicendarsi delle stagioni, il lento cedere il passo dell’inverno alla primavera con il suo carico di speranze e profumi. Promossa dalla Pro loco di Meleti, da “Amici della merla e del fiume” di Crotta, dai gruppi di Protezione civile, Il Quadrifoglio e con la partecipazione del coro “Paolo Asti”, la festa avrà inizio domani, domenica 23 gennaio, in piazza del municipio a Meleti dove si potrà curiosare tra la miriade di bancarelle e le esposizioni dell’artigianato locale. Quindi l’avvio vero e proprio della manifestazione alle 15 nella fascinosa cornice del fiume Adda: arriverà da qui il legname che sarà caricato su un carro e trasportato in centro al paese per preparare la fasinèera in vista dell’accensione del falò. Alle 15.30 è da non perdere l’assaggio dei prodotti tipici locali, con la polenta e il cotechino a farla da padroni. Per ascoltare i canti della merla, o come si esprime la tradizione “Cantà a la merla”, si dovranno attendere invece le 21 di sabato 29 gennaio, quando l’appuntamento si sposta a Crotta lungo la riva dell’Adda. Si replica domenica 30 alla stessa ora e poi di nuovo alle 20.45 di lunedì 31. L’ultimo dei tre giorni della Merla, una festa grande: il rito affonda le sue radici nell’antichità e secondo alcuni avrebbe origini pagane, pensato per scacciare l’inverno e propiziare l’avvento della bella stagione. Per il mondo contadino erano questi i giorni in cui terminava il riposo invernale e ci si preparava ad iniziare un nuovo anno agricolo. Nelle stalle, dove si erano trascorse le sere d’inverno rischiarati da una lampada a petrolio a conversare, raccontare storie incredibili di folletti e fantasmi oppure giocando a carte, ogni cosa era già stata accuratamente predisposta perché tutto si svolgesse al meglio. Così nelle aie, dove uomini e donne avevano sistemato la catasta di ramaglie attorno cui avrebbero cantato “la merla” e l’ultima sera bruciato la vecchia: il rito si ripeterà con uguale incanto lunedì 31 gennaio alle 21.15 in piazza a Crotta.
Autore: Laura Gozzini
Fonte: Il Cittadino, 22 Gennaio 2011
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